Per una casa montessoriana

Parte 1

Più o meno tutti noi conosciamo o abbiamo sentito parlare di Maria Montessori oppure magari la ricordiamo perché era quella signora raffigurata sulle banconote da 1000 lire.

Ma chi era Maria Montessori?

Che cosa ha fatto?

In che cosa ci può aiutare il suo metodo oggi?

Proverò qui a rispondere alle prime due domande tracciando un sintetico quadro generale della figura di Maria Montessori, per poi delineare nella seconda parte del post alcune idee pratiche montessoriane che possono essere applicate a casa nei vari spazi domestici.

Maria Montessori nasce a Chiaravalle, in provincia di Ancona, nel 1870 e muore in Olanda nel 1952. Dopo essere stata una delle prime donne in Italia a conseguire la laurea in Medicina, lavora come assistente presso la clinica psichiatrica dell’Università di Roma dedicandosi al recupero dei bambini che a quel tempo erano definiti anormali (con problemi psichici).

Pian piano i suoi interessi si spostano verso l’ambito educativo e si laurea in Filosofia. Nel 1907 apre la prima Casa dei Bambini nel quartiere povero di San Lorenzo a Roma dove applica il suo metodo educativo, illustrato nel volume “Il metodo della pedagogia scientifica”, pubblicato nel 1909 e accolto con entusiasmo in tutto il mondo.

Maria Montessori è stata ed è ancora oggi una figura di rilievo nel panorama pedagogico mondiale e italiano: pedagogista ed educatrice straordinaria e innovativa, ha rivoluzionato il concetto di “bambino” rivelandone le potenzialità che fino a quel momento storico non erano conosciute e considerate. Ha operato anche a favore della pace e, attraverso i suoi viaggi in Europa, America e India, ha fatto capire che se si vuole un mondo migliore bisogna investire sul bambino e sulla sua educazione.

In tutto il mondo sono presenti scuole di stampo montessoriano, dagli asili nido alle scuole superiori; anche in Italia fortunatamente il metodo sta riprendendo piede dopo essere stato purtroppo dimenticato e messo da parte per troppo tempo. La validità del metodo Montessori è quindi riconosciuta a livello internazionale e i principi scientifici su cui si basa sono confermati e supportati dalle ricerche in campo psicologico, biologico e neuroscientifico.

Quali sono le caratteristiche delle scuole montessoriane, che appunto si ispirano al metodo Montessori?

AMBIENTE PREPARATO SCIENTIFICAMENTE: l’educatrice predispone materiali e attività per favorire lo sviluppo delle abilità cognitive, sociali e morali del bambino. Il bambino viene educato al rispetto dell’ambiente e all’ordine: l’ordine esterno favorisce l’ordine interno e viceversa.

MATERIALI: l’educatrice mette a disposizione del bambino pochi materiali, quelli che lui sceglie e che suscitano in quel momento il suo interesse. I materiali sono pensati e strutturati in modo da essere autocorrettivi, cioè il bambino si accorge da solo di un eventuale errore e si corregge senza bisogno dell’intervento dell’adulto. L’educatrice, quindi, deve intervenire il meno possibile e indirizzare il bambino a correggersi da solo in caso di errore.

AIUTAMI A FARE DA SOLO: l’adulto che si sostituisce al bambino nel fare le cose rappresenta un grosso ostacolo allo sviluppo di quest’ultimo. Il bambino deve essere lasciato libero di fare, di esplorare e di sperimentare.

RISPETTO DEI TEMPI: ogni bambino ha i propri tempi di apprendimento ed è inutile e dannoso spingerlo verso l’apprendere abilità per le quali, in quello specifico momento, non è ancora pronto.

CONTATTO CON LA NATURA: il bambino deve essere abituato ed educato a stare nella natura e a prendersi cura delle piante e degli animali.

E tu, conoscevi già Maria Montessori e il suo metodo educativo?

Nel prossimo post ti darò alcuni consigli pratici per rendere gli spazi della tua casa più "montessoriani"...

Ti è piaciuto l'articolo? Condividilo su Facebook.
Per non perdere gli aggiornamenti puoi fare Like alla mia pagina Facebook Il Giardino Pedagogico.
Condividi: