Animali e bambini: binomio vincente?

La compassione e l’empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono.

C. Darwin

I bambini, per loro natura, hanno una forte attrazione verso gli animali e molti di loro desiderano averne uno in casa. Le loro camerette di solito sono piene di peluche a forma di animaletto, i cartoni animati e le favole hanno come protagonisti animali che si comportano come esseri umani (quindi “antropomorfizzati”). Come diceva anche Freud, il bambino non si meraviglia del fatto che gli animali nei cartoni o nei fumetti pensino e parlino: per il bambino questo è un fatto del tutto normale e naturale.

Ma questa forte attrazione del bambino verso il mondo animale può avere una valenza educativa?

Sicuramente sì, ma solo quando l’avere un animale domestico non è la soddisfazione di un capriccio del bambino che lo “vuole” ma dopo poco tempo si stufa e lo lascia alla responsabilità dei suoi genitori.

I vantaggi della relazione bambino-animale (ma più in generale uomo-animale) sono innumerevoli e dimostrati scientificamente. Un esempio molto conosciuto che mostra l’efficacia di questa relazione è la Pet-therapy (meglio detta IAA, Interventi Assistiti con gli Animali), ideata nel 1960 dallo psichiatra infantile Boris Levinson.

Lo studioso per la prima volta ha teorizzato i benefici apportati dagli animali nella cura dei suoi pazienti: calmano l’ansia, aiutano a superare stress e depressione, trasmettono affetto, aiutano a stabilire relazioni. Ma già gli antichi egizi e greci ritenevano che gli animali avessero benefici sui malati!

L’animale fa da “ponte” per il mondo interiore del bambino. Spesso in ambito psicologico si chiede al bambino di disegnare una famiglia di animali e, attraverso questo disegno, il piccolo descrive quella che è realmente la sua famiglia, le relazioni che ci sono in essa e possono perciò emergere eventuali problematiche difficilmente esprimibili con le parole.

Nel mio lavoro con bambini sordi piccoli io stessa utilizzo efficacemente peluches e animaletti per aiutarli a verbalizzare, a parlare, a esprimere il proprio mondo interiore, a instaurare una relazione con me adulta.

Con un animale “in carne ed ossa” i vantaggi non possono che essere maggiori!

Intelligenza Emotiva

Gli studi ci dicono che i bambini che possiedono un animale domestico hanno un'Intelligenza Emotiva più sviluppata, ossia sono maggiormente capaci di comprendere e di gestire gli stati d’animo propri e altrui. Quindi, sono bambini più empatici sia nei confronti degli animali che degli esseri umani.

Responsabilità

Un bambino responsabile della vita di un altro essere vivente sa prendersene cura e, per questo, si sentirà più capace e competente, migliorando la propria autostima.

Linguaggio

Il bambino parla e dialoga con l’animale e questo sicuramente può facilitare l’acquisizione del linguaggio e migliorare le competenze linguistiche.

Ciclo della vita

Il bambino ha l’occasione di sperimentare e comprendere la nascita, la crescita e la morte dell’animale, evento quest’ultimo doloroso ma che lo aiuta nella comprensione di un fatto naturale dell’esistenza, anche umana.

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