Alleati, non rivali

Quando le regole non bastano

"È paradossale che la spesa per la medicalizzazione dei bambini sia aumentata a dismisura senza che nessuno si sia posto il problema di quanto sia necessario investire sulla risorsa principale dei figli stessi: i genitori". (D. Novara, "Non è colpa dei bambini")

Una problematica molto comune all’interno delle famiglie è quella che riguarda il comportamento dei figli, che talvolta può risultare inadeguato. La prima cosa a cui alcuni genitori pensano in questi casi è “mio figlio ha un problema” e corrono immediatamente alla ricerca di un esperto (di solito uno psicologo) che vada a trattare il comportamento in questione. Altri genitori provano di essere più rigidi ed autorevoli, ricorrendo all’imposizione di regole, norme e punizioni.

Talvolta lo psicologo serve (quando ci sono effettivamente disturbi di carattere psicologico), le regole sono irrinunciabili. Ma la vera chiave di tutto, senza la quale anche le regole servono a poco, è la coesione educativa tra i genitori.

Che cosa si intende per coesione educativa?

Detto in parole semplici, significa che se un genitore dice “SI” oppure “NO”, l’altro afferma la stessa cosa. Non è così scontato come si possa pensare. Capita a volte che uno dei genitori dica il contrario dell’altro per cercare di stabilire una relazione migliore con i figli, per “farseli amici”. Perché non vuole perdere l’amore del figlio o perché teme di fargli un grande torto e di danneggiarlo.

I genitori non coesi si contraddicono reciprocamente, sono incoerenti, confusi e i loro figli non sanno mai che cosa si può fare e che cosa invece non si può. Quando la coppia genitoriale afferma principi opposti, cresce bambini e poi adolescenti insicuri e ansiosi.

Se i genitori vogliono essere coesi devono confrontarsi costantemente e dialogare per stabilire in modo chiaro ed univoco quelli che sono i valori che desiderano trasmettere ai propri figli. Devono mettere al centro l’educazione: uno stile educativo che sia realmente pensato e consapevole, mai improvvisato e “fai da te”. Devono essere capaci di decidere e di scegliere.

Con regole chiare e condivise i bambini si sentono sicuri perché avvertono che i genitori agiscono avendo nella loro testa idee educative ben definite e ricevono messaggi chiari e univoci. Non c’è spazio per la confusione, non c’è spazio per l’improvvisazione ed il lasciar fare al caso.

Se in casa ci sono regole ed organizzazione, il sistema-famiglia funziona.

Ciò non significa che come per magia spariranno i comportamenti inadeguati dei bambini, come non significa che i genitori saranno perfetti. Ma certamente i genitori coesi saranno capaci di fronteggiare insieme le difficoltà dell’educazione, con livelli minori di stress, con maggiore consapevolezza di come agire per garantire il benessere di ogni singolo componente e della famiglia nella sua totalità.

Ti è piaciuto l'articolo? Condividilo su Facebook.
Per non perdere gli aggiornamenti puoi fare Like alla mia pagina Facebook Il Giardino Pedagogico.
Condividi: